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Abbiamo festeggiato la cinquantesima donazione!

Sabato 31 maggio è stata una giornata davvero speciale per i volontari e gli amici dell’Admor: con un convegno presso la sala congressi del Cà Foncello abbiamo festeggiato la cinquantesima donazione di midollo osseo nel territorio della provincia. Abbiamo consegnato ai nostri donatori un riconoscimento speciale: il loro gesto ha contribuito ad aiutare tanti ammalati e speriamo possa essere un ulteriore stimolo alla cultura della donazione. Il convegno è stato un’occasione importante per presentare i risultati di una ricerca commissionata dall’Admor sul patrimonio genetico dei trevigiani con la supervisione di Antonio Amoroso, professore di Genetica medica all’Università di Trieste. amoroso.jpg (28567 byte)

Nello studio viene riscontrata infatti la presenza di tante componenti diverse che rendono il patrimonio genetico della popolazione della Marca particolarmente significativo per la lotta non solo alla leucemia ma a tutte le malattie del sangue, come ha evidenziato Antonio Amoroso, presentando gli enormi sviluppi promessi dalla ricerca scientifica nell’utilizzo delle cellule staminali . "I flussi migratori di cui è stata oggetto la nostra zona dal secondo millennio avanti Cristo hanno portato ad un "rimescolamento" continuo delle caratteristiche genetiche superiore alle altre province del Veneto" ha detto Roberta Salviato, referente del Centro donatori di Castelfranco. Nella dominante caucasica si sono così inserite componenti negre, ispaniche o addirittura orientali che rendono il sangue dei trevigiani particolarmente ricco e compatibile: il rapporto infatti tra numero di potenziali donatori (7500) e donazioni avvenute (50) è molto più alto che in qualsiasi altra provincia del Veneto. Questo significa che sono molto presenti quelle componenti "rare" che ci permettono di aiutare i malati che abitano non solo in Italia ma anche in altre parti del mondo, senza contare gli sviluppi e i successivi "rimescolamenti" che il fenomeno immigratorio attuale porterà con sé tra qualche generazione. A confermare l’importanza degli scambi genetici nel determinare il numero di donazioni, Anna Gandini e Claudia Roata , referenti del registro donatori del Veneto e del Trentino, hanno presentato il dato trevigiano confrontandolo con quello di altre province del triveneto: Treviso registra una donazione ogni 165 donatori, mentre Verona, nonostante i suoi 11.900 potenziali donatori, presenta un rapporto di uno a 233. La provincia di Trento, in assoluto la più "chiusa", si caratterizza per una struttura genetica dei suoi donatori che rendono molto rare le compatibilità. Il rapporto infatti è di uno a 1090.

Queste ricerche qualitative sui donatori - ha evidenziato Elisabetta Durante, referente del Centro donatori di Treviso - rivestono una duplice importanza. Non solo forniscono informazioni per studi antropologici, epidemiologici e genetici, ma aiutano a determinare le strategie di reclutamento donatori del midollo. La preziosa attività di sensibilizzazione e comunicazione delle associazioni potrà così indirizzarsi con campagne di comunicazione ad hoc, proprio nelle zone di elezione.

In questo senso il registro di Treviso sarà destinato a diventare un data base di riferimento per la donazione di midollo su tutto il territorio nazionale e non solo.

Servizio di consulenza medico scientifica

Per ampliare le conoscenze sulle cellule staminali, per essere di sostegno alle richieste di informazioni che pervengono numerose e che riguardano purtroppo casi di malati con svariate patologie che attendono dalla ricerca nuove terapie per guarire o migliorare la propria esistenza, AdoCeS si avvale della consulenza di Responsabili dei Servizi Immunotrasfusionali della regione.

Vengono promossi periodicamente Corsi di aggiornamento e Convegni ai quali sono invitati a partecipare esperti di vari settori:

  • attività di ricerca per l’espansione delle cellule staminali per il trapianto di midollo osseo;

  • attività di ricerca per il futuro utilizzo di cellule staminali del sangue placentare nella produzione di tessuti;

  • attività di ricerca per l’utilizzo delle cellule staminali come bersaglio nella terapia genica.

Per informazioni: tel. 0422.405179.

Il 22 novembre appuntamento a Rovigo

Sabato 22 novembre, presso il Censer di Rovigo, si terrà il convegno "Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche. Gli obiettivi strategici della donazione di sangue: autosufficienza, appropriatezza, sicurezza". Promosso dall’Associazione Danilo Ruzza insieme all’Avis e al Dipartimento di medicina trasfusionale dell’ospedale di Rovigo, con il patrocinio di Ulss 18 e 19, Adoces, Regione Veneto, Provincia, Comune e Ordine dei medici di Rovigo, del Simti e del collegio provinciale delle Ostetriche, la giornata si aprirà alle 8,30 per concludersi alle 17,30 con una tavola rotonda fra le associazioni. Ecco i titoli degli interventi: "Variabilità del menoma umano (prof. Antonio Amoroso); "Cellule staminali emopoietiche del sangue placentare. Impieghi attuali e futuri" (dr. Sergio De angeli); il registro dei donatori di midollo osseo" (Dr.ssa Claudia Roata); "Il trapianto di cellule staminali emopoietiche" (Dr. Fabio Debenedetti); "Esperienze della prima raccolta di sangue cordonale in Adria – Ulss 19" (Dr.ssa Alessandra Altafini); "Esperienze della prima raccolta di sangue cordonale a Rovigo – Ulss 18" (Dr.ssa Alessandra Altafini). Nel pomeriggio "Sistema trasfusionale veneto e quarto PSPR. Gli obiettivi strategici dell’autosufficienza" (Dr. Antonio Breda); "sinergia tra medici di medicina generale e trasfusionisti: un contributo per l’autosufficienza" (Dr. Giuseppe Aprili); "L’appropriatezza di impiego degli emocomponenti" (Dr. Vincenzo De Angelis); "Aggiornamenti sulla diagnostica dell’epatite" (Dr. Claudio Galli); "NAT screening nel Veneto" (Dr. Giorgio Marchiori); "Virus emergenti: SARS e WNV" (Dr. Mario Carretta). Alla tavola rotonda finale parteciperanno Tiziana Virgili, direttore sanitario dell’Avis di Rovigo, Maurizio bonotto, presidente dell’Avis del Veneto, Tiziano Zenere, direttore sanitario dell’Avius regionale, Gianluca Braga, presidente dell’Avis provinciale di Rovigo e Antonio Doria, presidente del Fidas provinciale di Rovigo. Per ulteriori informazioni Associazione Danilo Ruzza: 0426.900044.

 

 

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